Fattori SEO: i 10 fattori di ranking che contano per Google

Al giorno d’oggi, ottenere una buona posizione nei ranking Google è di fondamentale importanza al fine di ricevere un alto numero di visite al sito.

Al fine di facilitare proprio l’ottenimento di una buona posizione all’interno del ranking, in seguito verranno elencati e analizzati i 10 fattori in grado di influenzare maggiormente il motore di ricerca di Mountain View.

Cosa sono i fattori SEO?

Prima di procedere con l’elenco e l’analisi dei fattori SEO, occorre ovviamente chiarire in cosa questi consistono. I fattori ranking rappresentano gli elementi in grado di influenzare in modo decisivo il posizionamento di un indirizzo internet presso un motore di ricerca, in questo caso Google.

Lo stesso Google infatti usufruisce di tali fattori, insieme all’elemento di calcolo (di cui nessuno ne conosce la formula o il peso), al fine di trovare una collocazione al sito.

Il corretto utilizzo di parole chiave o di keyphrases potrebbe quindi svolgere un ruolo decisivo nell’ottenimento di un punteggio alto nel ranking e, di conseguenza, agevolare la visibilità del sito stesso.

Come è facilmente comprensibile da quanto appena letto, l’unico modo per rilevare una buona posizione nel ranking di Google. Mediante una conoscenza molto approfondita di tali fattori, sarà possibile attuare strategie di posizionamento innovative e vincenti e controllare in ogni istante l’evoluzione dei lavori.

I 10 principali fattori di ranking per il posizionamento SEO su Google

1. Sicurezza e accessibilità del sito web

Uno degli aspetti più importanti per un sito web è proprio la sicurezza, in quanto tra le principali analisi svolte dal motore di ricerca c’è proprio quella sull’URL.

Google infatti deve poter accedere all’URL della pagine e analizzare facilmente il contenuto. In tal senso, di grande importanza può risultare creare un sito internet avente un builder chiaro, un file in grado di informare Google riguardo le informazioni contenute nell’indirizzo e, infine, un ulteriore file capace di elencare tutte le pagine.

2. Velocità del sito

Nonostante non venga solitamente citata come fattore in grado di influenzare il ranking SEO, la velocità di caricamento della pagine ricopre un ruolo di primaria importanza.

Da sempre infatti, Google punta a migliorare la qualità del servizio offerto e, proprio il caricamento lento è una delle principali criticità che il motore di ricerca californiano ha individuato nella stragrande maggioranza dei siti web presenti nel suo indice.

Proprio per tale ragione, a partire dal 2018 Google ha provveduto a eseguire un aggiornamento del sistema atto a favorire proprio le velocità della pagine mobile. Di conseguenza, qualora un sito non risultasse abbastanza veloce nel caricamento, questo potrebbe essere penalizzato.

3. Fruibilità sui dispositivi mobili

Oggigiorno, la maggior parte di noi utilizza internet principalmente sul proprio smartphone su un tablet. Questo è il motivo per cui un altro importantissimo fattore di posizionamento SEO è la facile navigabilità sui dispositivi mobili.

Questa necessità ha portato Google a sviluppare nuovi algoritmi capaci di apportare numerosi cambiamenti alla modalità con cui Google ordina i risultati di ricerca. Tra questi, Mobile First Index e Core Web Vitals.

Se quindi un sito non risulta essere adeguatamente performance e inadatto a cellulari e tablet, questo, in termini di SEO, rischierebbe seriamente di ottenere un punteggio non all’altezza.

Strettamente collegata alla disponibilità sui mobile device è l’esperienza utente, anch’essa utile alla SEO. In tal senso, il sito web deve risultare di facile utilizzo anche su uno schermo di dimensioni ridotte come quello di uno smartphone, evitare troppi banner o annunci pubblicitari la cui presenza potrebbe rendere lo stesso poco fu nazionale e ridimensionarsi in automatico al fine di migliorare l’adattamento a un dispositivo più piccolo.

4. Età, URL e dominio

Probabilmente nessuno ci ha mai fatto veramente caso, ma più della metà dei siti collocati nelle prime 10 posizioni su Google è datato quantomeno 3 anni.

A confermare quanto appena detto, diversi studi effettuati sulla SEO hanno dichiarato come su un campione di 2 milioni di siti web creati da meno di un anno, pochissimi di questi sono stati capaci di raggiungere buone posizioni.

Questo potrebbe suggerire che chi possiede un sito appena creato o chi desidera svilupparne uno è destinato a collocarsi in una posizione svantaggiosa su Google. In realtà, è possibile invertire questo trend solo seguendo alcuni semplici consigli.

Talvolta, un ulteriore motivazione che può fare la differenza è il nome del dominio a chiave esatta (EMD), ma bisogna prestare molta attenzione.

Google, infatti, tende a sanzionare buona parte dei domini aventi la keyword principale con il solo scopo di generare spam, ad esempio utilizzando la tecnica del thin content. D’altronde, questo vantaggio spesso sfruttato illecitamente potrebbe aiutare i suddetti siti a raggiungere con estrema facilità le vette del ranking.

Qualora invece il sito fosse già presente su Google da diverso tempo e non necessitasse di cambiare il nome del dominio, un consiglio utile a rendere lo stesso ancor più visibile è concentrarsi sull’URL.

Un ulteriore fattore di grande rilevanza è l’authority, capace di influenzare un qualsiasi sito web tramite il punteggio di trust domain.

5. Ottimizzare i propri contenuti

Ovviamente, è chiaro a tutti di come, al fine di classificare i risultati, Google si basa sulle Keywords. Le parole chiave sono semplicemente quelle scritte dall’utente all’interno della barra di ricerca. Altre volte è possibile che queste siano anche le parole o le frasi capaci di contenere in maniera sintetica quanto scritto sull’indirizzo internet.

Per le seguenti motivazioni, è consigliabile più di ogni altra cosa utilizzare con grandissima attenzione le parole chiave, ovviamente evitando di esagerare. L’eccessivo utilizzo delle parole chiave è infatti definito keyword stuffing, in italiano noto come contenuto duplicato. Questo consiste nell’utilizzo frequente degli stessi contenuti, senza che essi vengano variati.

Fondamentale è quindi riempire il proprio sito web con contenuti aggiornati e sempre nuovi. Qualora ce ne fossero di simili, indicare la loro presenza a Google bot quale considerare come più autorevole potrebbe risultare molto importante nell’evitare proprio la segnalazione del contenuto duplicato.

6. L’importanza della SEO tecnica

Nel paragrafo precedente è stato introdotto il concetto di keywords, fondamentali per ottenere un ottimo posizionamento su Google. Esistono alcuni metodi con cui migliorare l’utilizzo delle parole chiave.

Al fine di ottenere una buona posizione nel ranking, risulta quindi fondamentale usare, con attenzione, la keyword all’interno del titolo, sfruttare dei tag head com lo scopo di indicare la gerarchia del contenuto, utilizzare la parola chiave anche nei tag alt delle immagini e comunicare al motore di ricerca la tipologia dei contenuti creati tramite markup ben organizzati.

7. Esperienza dell’utente

Anche questo concetto è stato anticipato in precedenza, in occasione del paragrafo riguardante l’utilizzabilità dei dispositivi.

Google, ma anche ulteriori motori di ricerca, sfruttano diversi software per comprendere alcuni fattori in grado di influire sui siti, tra questi: tempo di permanenza, percentuale di cliccate sul sito internet e bounce rate, ovvero la quantità di persone che dopo aver scelto il sito web scelgono di recarsi presso un altro indirizzo internet.

8. La ciliegina sulla torta: i backlink

Un altrettanto importante fattore (probabilmente il primo a patto che il sito abbia una buona ottimizzazione interna) di cui tenere conto sono i backlink. Con il termine backlink si definiscono dei link in entrata o link interni atti a creare un ponte tra un sito web e la pagine del proprio indirizzo internet.

Attenzione però, Google non solo si interessa della presenza di tali link, ma ne valuta la pertinenza con il sito. Qualora questa non venisse riscontrata, il motore di ricerca considererebbe il sito come non perfettamente ottimizzato.

9. Attenzione ai fattori indiretti: i social

Al giorno d’oggi, i social network rappresentano non solo una parte fondamentale nella vita di ognuno, ma possono essere altrettanto utilizzati anche in funzione di un sito web, tramite la condivisione dei contenuti.

Sebbene Google abbia dichiarato che la condivisione social non rappresenti una motivazione capace di influenzare il ranking, è un innegabile che i siti web ben posizionati nel ranking sono quelli maggiormente condivisi su Facebook, Instagram, Twitter e gli altri social.

10. EAT e veridicità delle informazioni

L’ultimo, ma non meno importante fattore di ranking, riguarda la correttezza dei contenuti pubblicati e la competenza e autorevolezza di chi li scrive. Per ottenere un buon posizionamento SEO, è consigliabile quindi fornire all’utente quante più informazioni rilevanti possibili.

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